Mille ali in volo –
grappoli di bianche gru
per esaudire il cuore
***
Flavia
(immagine dal web)
Katauta dedicato al grande maestro di origami Akira Yoshizawa (14 marzo 1911 – 14 marzo 2005), nel giorno di marzo in cui nacque e morì.
Ho scelto come soggetto la figura della gru perché è uno degli origami tradizionali giapponesi più noti, spesso donati in segno di buon auspicio. Narra un’antica leggenda giapponese che la gru possa vivere 1000 anni : chiunque pieghi o riceva in dono mille gru vedrà i desideri del proprio cuore esauditi. Realizzare per sé o regalare i tradizionali “grappoli” di mille gru (oridzuru) è quindi considerata una pratica simile agli ex voto della cultura cattolica. L’ episodio più noto legato a questa tradizione è quello di Sadako Sasaki, una bambina esposta alle radiazioni della bomba atomica di Hiroshima. In fin di vita a causa della leucemia, la bambina iniziò allora a piegare le mille gru, ma morì prima di riuscire a portare a compimento la propria opera. Le venne eretta una statua nel Parco della Pace di Hiroshima, una ragazza in piedi con le mani aperte ed una gru che spicca il volo dalla punta delle sue dita. Ogni anno questo monumento è adornato con migliaia di corone di mille gru. La storia di Sadako è diventata soggetto di molti libri e film ed ha portato la gru da simbolo di immortalità a simbolo di pace. In una versione della storia, Sadako scrive un haiku che tradotto in italiano suona cosí:
Scriverò pace sulle tue ali
intorno al mondo volerai
perché i bambini non muoiano più così
In un’altra versione, un suo compagno di classe piega il numero restante di modelli in modo che lei possa essere sepolta con 1000 gru: è questa la versione riportata nel romanzo Il Gran Sole di Hiroshima, di Karl Bruckner.
Altre interessanti annotazioni al seguente sito: http://www.scuola-judo-tomita.com/varie/stemma/gru/gru.htm#gru
Commenti dal blog La Nostra Commedia
inchiostroblucobalto scrive:
14 marzo 2012 alle 10:54
Molto belli i versi e interessante ciò che hai riportato… Grazie!
jalesh scrive:
14 marzo 2012 alle 13:54
Dolcissimo e tenerissimo post…interesante ed intenso. Stupendi i tuoi versi.
orofiorentino scrive:
14 marzo 2012 alle 14:25
Dolcissima e commovente….mi ha veramente colpito
Rosemary scrive:
14 marzo 2012 alle 14:49
Bellissimi origami in versi, Flavia… Pensa un po’ ne ho a casa uno anch’io, realizzato dalla docente di giapponese dell’università e donato a mia figlia: è proprio una gru…
Ros
da La Nostra Commedia
jekyllundhyde scrive:
14 marzo 2012 alle 22:37
Dei versi superlativi sugli origami….molto interessante il post
Gli origami trasmettono pace a mio avviso; sanno trasmettere molto anche se fatti semplicemente con un foglio di carta, ma dietro c’è un lavoro e una tecnica non di poco conto…Con i tuoi versi ne hai sottolineato la bellezza!
Lucia 😉
Bellissimo e pieno di emozioni questo post; anche io ho scritto varie volte haiku che riprendono la figura della gru e ho letto anche il bellissimo romanzo di Bruckner che citi nella nota così dettagliata.
Ne ho anche ricevuto una in regalo lo scorso anno da una ragazza di Tokio e la tengo tra le mie cose preziose (te la farò vedere).
Pieno di speranza il tuo katauta e anche di commozione, un post che avevo letto giorni fa e che solo stasera riesco a gustare con la dovuta calma.
Grazie Flavia e un abbraccio
eufemia
Tra i versi mille emozioni che volano nel cielo del cuore….stupendo katauta
un caro saluto,Omar
Dolcissimo e tenerissimo post…interesante ed intenso. Stupendi i tuoi versi.