è tanabata
la festa delle stelle
innamorate
tanzaku fra le foglie
sussurro un desiderio
per una notte
uniti nell’abbraccio
Vega ed Altair
gazze intrecciano le ali
sopra il celeste fiume
***
Renga di Flavia
Il Tanabata Matsuri, che si svolge il settimo giorno del settimo mese, deriva dal festival cinese Qixi che, durante il periodo Heian (794 – 1185) venne introdotto presso la corte imperiale di Kyoto. All’inizio del periodo di Edo divenne una festa pubblica e, dopo aver preso alcuni elementi dal festival di Obon (si festeggia nello stesso mese) divenne il moderno Tanabata. All’origine del Tanabata, come per il cinese Qixi, c’è un racconto folkloristico: “La Principessa e il Gaurdiano delle Mucche“.
Il Re del Cielo, Tentei, aveva una figlia, Orihime, che aveva la passione della filatura; filava bellissimi vestiti che facevano la gioia del padre. Però le ragazza era triste; lavorava così tanto e non aveva tempo per incontrare qualcuno e, magari, per innamorarsi.
Tentei, impietositosi, le organizzò un incontro con Hikoboshi, un contadino, un guardiano delle mucche, che abitava dall’altra parte del cielo. I due ragazzi si incontrarono e si innamorarono a prima vista e si sposarono in tutta fretta; Orihime trascurò il suo lavoro e Hikoboshi lasciò le mucche vagabondare per tutto l’universo. Queste trascuratezze provocarono l’ira del padre Tentei che separò i due sposi impedendo loro di vedersi; tra i due scorreva ora il fiumeAmanogawa che impediva l’uno di raggiungere l’altra. Le lacrime di Orihime convinsero il padre a permettere ai due sposi di incontrarsi una volta l’anno, il settimo giorno del settimo mese. Purtroppo, al momento del primo incontro, scoprirono che non c’era nessun modo di superare il fiume per potersi riabbracciare. Orihime pianse così forte che uno stormo di Gazze fece un ponte con le ali permettendo così il ricongiungimento tra i due amanti.
La Principessa Orihime è la stella Vega, Hikoboshni la stella Altair e il fiume Amanogawa rappresenta la Via Lattea: proprio il sette di luglio, se uno osserva il cielo, vedrà queste due stelle quasi incontrarsi. Se durante il Tanabata piove le Gazze non possono librarsi in volo e l’incontro tra i due giovani sarà rimandato all’anno successivo.
Ulteriori ionformazioni sul Tanabata Matsuri a questa pagina:
http://sakuramagazine.com/tanabata-matsuri-festa-delle-stelle-innamorate/
hai intessuto un incanto sulla tela di magia che aleggia intorno a questi versi. Che meraviglia. Sono sicura che il potere del Tanabata attraverso le tue parole ricadrà su di noi come polvere di stelle. ♥
dal Multiblog La Nostra Commedia
mondidascoprire scrive:
8 luglio 2012 alle 08:42
Molto bello e commovente. Ecco spiegate l’origine di alcune stelle che poi formano il triangolo estivo dove si intravvede la Via Lattea. Ma mi colpisce molto la ricchezza e la bellezza del passato della storia cinese che è espressione di creatività , passionalità . Ora , grazie alla dittatura cinese, non c’è traccia di quel passato negli uomini di oggi.
jalesh scrive:
8 luglio 2012 alle 09:09
Bellissima la tua composizione…
orofiorentino scrive:
8 luglio 2012 alle 10:15
Ma che meraviglia…che storia commovente e piena di dolce poesia. Bacio
tinamannelli scrive:
8 luglio 2012 alle 10:33
Sono delle leggende bellissime come è bellissima la tua composizione. Che usanze e che sentimenti, grazia Flavia e buona domenica
Tina
jekyllundhyde scrive:
8 luglio 2012 alle 14:11
Leggende superlative che riempiono la vita….poesia superlativa
E’ stupendo Flavia e bisogna davvero leggerlo tra le righe, questo renga così emozionante. Lo scorso anno scrissi un haiku che ho riproposto poco piu’ sopra, partendo proprio dalle figure mitologiche di Vega ed Altair.
E’ bellissima l’immagine delle gazze evocate nella storia e che tu stessa poni in evidenza nella chiusa finale. Perché le gazze? Perché esse sono dei volatili considerati “ladri” e come le gazze, anche i due innamorati, devono letteralmente rubare il tempo alle ore, alle Illusioni e agli inganni.
Applaudo perché è davvero ricco di pathos ed intenso.
Bellissima unione: dovrebbe essere sempre così. Nei tuoi versi l’amore che si incontra: bellissimo il tutto!
Lucia